TESTE
ProChem II CLF oliva XL
Informazioni sul prodotto

Il ProChem® II è utilizzato principalmente per la pulizia di cisterne e fognature, per la manipolazione di sostanze pericolose solide e liquide o per lavori di decontaminazione e operazioni su merci pericolose. Le maniche e le gambe elasticizzate e la vita elasticizzata assicurano una vestibilità ottimale e la zona inguinale dal taglio generoso garantisce un'ottima libertà di movimento. L'ingresso orizzontale sul retro, con un pannello avvolgente protetto e una chiusura in velcro, garantisce un'ottima tenuta. Una guarnizione facciale in butile sigilla in modo ottimale l'esterno delle maschere integrali.

La tuta è realizzata con il nostro materiale CLF, che consiste in una pellicola barriera multistrato resistente e in un pile interno che assorbe l'umidità e che offre a chi la indossa il massimo comfort e una protezione ottimale. Protegge da una serie di sostanze chimiche pericolose, tra cui acidi, alcali e sostanze chimiche organiche. È estremamente silenzioso e ideale per l'uso in aree pericolose grazie alle sue eccellenti proprietà antistatiche. Soddisfa i requisiti della classe più alta di biobarriere definita dallo standard e offre quindi una protezione di prima classe contro i rischi biologici.


Categoria ProChem II CLF
Materiale CLF
Tipi di protezione EN 1073-2
EN 1149-5

EN 14126

Kat III

Typ 3

Typ 4

Typ 5

Typ 6
EAN 4260095096401
Numero dell'articolo 002200-oliv-XL
Caratteristiche

- Coulisse elastica
- Cappuccio ergonomico
- Accesso posteriore
- Pannelli di copertura (zip e mento) con chiusura a gancio
- Zona inguinale dal taglio generoso per una libertà di movimento ottimale
- Asole elastiche per i pollici
- Peso: 180 g/m²
- Materiale: CLF

I tipi di protezione di ProChem II CLF
A seconda dell’area di impiego si applicano diverse norme e classificazioni per l’abbigliamento protettivo. Qui puoi vedere a quali norme è conforme ProChem II CLF. Una panoramica completa è disponibile nella sezione Tipi di protezione.
Scopri di più
EN 1073-2 è una norma europea per l’abbigliamento di protezione contro particelle radioattive. Valuta l’efficacia della protezione contro particelle sospese nell’aria, ma non offre protezione contro le radiazioni ionizzanti.
EN 1149-5 è una norma europea che definisce i requisiti per l’abbigliamento di protezione dissipativo elettrostatico. La norma garantisce che i capi riducano i rischi associati all’elettricità statica, come scariche incendiarie o danni a componenti elettronici sensibili.
EN 14126 è una norma europea che stabilisce i requisiti e i metodi di prova per l’abbigliamento di protezione contro agenti infettivi. La norma garantisce che l’abbigliamento offra una barriera efficace contro rischi biologici come batteri, virus e liquidi contaminati.
La Categoria III protegge da rischi gravi che possono causare danni gravi o irreversibili e comprende dispositivi di protezione respiratoria, abbigliamento di protezione chimica, sistemi anticaduta e determinati guanti di protezione.
Il Tipo 3 è una norma europea per l’abbigliamento di protezione chimica a tenuta di liquidi. La norma garantisce che l’abbigliamento protegga da getti forti e diretti di sostanze chimiche liquide, valutando criteri come la resistenza delle cuciture e la resistenza alla penetrazione dei liquidi.
Il Tipo 4 è una norma europea per l’abbigliamento di protezione chimica a tenuta contro spruzzi. La norma garantisce che i capi offrano protezione contro spruzzi leggeri o schizzi di sostanze chimiche liquide, valutando criteri come la resistenza delle cuciture e la resistenza alla penetrazione dei liquidi.
Il Tipo 5 è una norma internazionale per l’abbigliamento di protezione contro particelle solide trasportate dall’aria. La norma valuta le prestazioni del capo, compresa la resistenza alla penetrazione di particelle sospese nell’aria, la resistenza delle cuciture e gli aspetti di design per garantire la sicurezza in ambienti con particelle nocive.
Il Tipo 6 è una norma europea per l’abbigliamento di protezione con protezione limitata contro sostanze chimiche liquide. La norma valuta criteri di prestazione come la resistenza ai liquidi, la resistenza alla penetrazione e la resistenza delle cuciture per garantire la sicurezza in ambienti con contatti occasionali o spruzzi leggeri di sostanze chimiche.